Il PROGETTO
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Creazione site specific di rigenerazione urbana partecipativa
Da un’intuizione di Emiliano Ciotta
Di e con Luigi Ciotta
Assistente: Pīnar Bekaroglu
“Supporto poetico” di Caterina Moroni
Supporto tecnologico e animazioni video: Fabrizio Garnero
Supporto audio: Dan Solo
Tutti almeno una volta nella vita si sono persi a guardare le nuvole alla ricerca di forme strane o animali fantastici.
Questa azione così naturale prende il nome di pareidolia: un’illusione subcosciente che tende a ricondurre a forme note oggetti o profili (naturali o artificiali) dalla forma casuale. È la tendenza istintiva e automatica a trovare strutture ordinate e forme familiari in immagini disordinate.
Secondo l’artista William Kentridge, questo meccanismo di attenzione è innato: “Il significato è sempre una ricostruzione, una proiezione”. La nostra mente è portata a vedere, a ricostruire appunto, delle cose che ci sono familiari, e più la mente è creativa, più è allenata, più è svelta e libera nel farlo.
Ma qual è l’allenamento che realmente noi tutti pratichiamo?
Perché non provare a farlo nella realtà di tutti i giorni tra le crepe dei vecchi palazzi, tra le macchie sull’asfalto, tra i vecchi portoni, per riportare la fantasia nel grigio delle città e nella nostra quotidianità? Nei luoghi abbandonati, o per diverse ragioni, non curati dall’uomo; luoghi carichi di storia, di diversità e di conseguenza carichi di un enorme potenziale di ricchezza.
“Le città sono un insieme di tante cose: di memoria, di desideri, di segni di un linguaggio. Le città sono luoghi di scambio: scambio di merci, di parole, di desideri, di ricordi.” I. Calvino – Le Città Invisibili.
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E’ pensato per una circuitazione internazionale.
Il progetto prevede la partecipazione attiva
• Del soggetto organizzatore
• Della popolazione che vive nell’area indicata di volta in volta
• Di artisti locali e non, sia in presenza che a distanza
Ha una durata effettiva di 7 giorni e procede attraverso differenti step per arrivare a una visita teatrale guidata itinerante per le vie della città. Senza andare a cambiare, in maniera invasiva, il volto dell’area nel quale viene realizzato lascia un percorso artistico permanente, libero e accessibile a tutti.
E’ possibile affiancare il progetto ad un esposizione temporanea dei lavori visivi (dipinti e video) realizzati nelle varie città.