CUNEO

CUNEO

LA GRANDA ARTE

Dal 20 al 28 Marzo 2023 si è tenuta la prima Residenza del progetto Details, grazie al Festival Mirabilia e al progetto Performing Lands.

Per la prima volta si è provato a lavorare sulla costruzione di un percorso e per la prima volta si è lavorato con persone locali; la macro area individuata è stata quella di Cuneo Centro Storico. Il lavoro svolto con la popolazione locale così come l’incontro con Giovanni Cerruti, esperto di storia locale sono stati fondamentali per l’evoluzione della creazione.

Edmondo De Amicis ha passato diversi anni della sua vita a Cuneo; il grande Totò si vantava in uno dei suoi film di aver fatto il militare proprio in questa città, che adesso lo commemora con una statua; Ernest Hemingway era un appassionato dei dolci tipici “Cuneesi al rum”. Tutti questi input uniti a quello che diverse macchie suggerivano hanno dato vita ad una narrazione del percorso che vede la presenza di grandissimi artisti internazionali che proprio da Cuneo hannopreso ispirazione per le loro opere che, nei diversi ambiti artistici, sono ora famose in tutto il mondo.

Ci siamo imbattuti quindi in opere di Klimt, Munch, Cimabue, Botticelli, frammenti di film di Alfred Hitchcock, schizzi di Walter Disney ecc….

PERCORSO IN AUTONOMIA

Consulta le 13 semplici regole da seguire durante l’esplorazione urbana.

Care esploratrici, cari esploratori, benvenute e benvenuti al percorso Details #Cuneo “La Granda Arte”. Posizionando il cursore sopra ogni punto potrete consultare le regole per percorrere in modo corretto l’itinerario.

Buona esplorazione!

Se l’esperienza ti è piaciuta seguici sui canali social legati a @details . 

Non smettere di esplorare e alla fine di tutto il nostro andare ritorneremo al punto di partenza e conosceremo quel luogo per la prima volta.
Quattro Quartetti – T. S. Eliot.

PARTENZA

Inizia il percorso dal n° 1 e prosegui fino alla fine.

RISPETTO

Rispetta la comunità che stai esplorando, che si tratti di proprietà pubblica o privata.

INTERPRETA

Prima di inquadrare il Qr Code prova a dare una tua personale interpretazione della macchia.

Se sei con amicihe o familiari, fai questo esercizio in gruppo.

PUNTO DI VISTA

Guarda la macchia da vicino e da lontano.

Cambia il punto di vista!

SCANSIONA IL QR

Scansiona il Qr code con il telefono o il tablet connesso ad internet e guarda il disegno. Fai scorrere con il dito il cursore sull'immagine per visualizzare il disegno.

T

GODITI I DETTAGLI

Dopo aver guardato il disegno nel suo insieme potrai pizzicare l'immagine per ingrandirla. Prenditi il tempo di godere di tutti i dettagli. Guarda senza giudicare.

CONFRONTA

Confronta nuovamente il disegno con la macchia spostando il cursore in alto e in basso. Questa operazione può essere fatta anche con l'immagine ingrandita.

PROSEGUI

Quando ti senti appagato procedi verso la macchia successiva. Se non disponi di una mappa cartacea aiutati aprendo il link della mappa presente nel relativo percorso sul sito internet.

STORIE

Fai attenzione alle micro e macro storie che si nascondono intorno a te.

GUARDA IN ALTO

Ogni tanto guarda in alto, se ci sono delle belle nuvole soffermati a guardarle!

L'OSTACOLO

Durante il percorso incontrerai “un ostacolo”…un errore. Sarai capace di affrontarlo e di risolverlo?

REINVENTA

Durante il percorso incontrerai tanti altri muri scrostati, se hai tempo e voglia divertiti a reinventarli.

FOCUS

Durante il percorso cerca di stare focalizzato su questa attività e prova a non parlare di …calcio, macchine, videogame, shopping, cibo (…).

IL PERCORSO

DI SEGUITO LE IMMAGINI VISUALIZZABILI LUNGO IL percorso Details a Cuneo: La Granda Arte!!!

Cliccando sull’immagine l’opera verrà aperta a schermo intero è sarà possibile visualizzare l’imperfezione del muro prima e dopo l’intervento artistico.

Clicca sull'immagine per visualizzare a schermo intero il prima e dopo.

Clicca sull'immagine per aprire il video in popup.

Via Santa Croce, 6A
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Allevamenti
Via Santa Croce, 6A

Allevamenti

Una delle principali caratteristiche di Cuneo e provincia è la grande qualità dei prodotti alimentari: vini, nocciole, formaggi e carni. Il Piemonte è secondo in Italia per l’allevamento del bestiame… come si vede bene anche da questa macchia….

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Via Santa Croce, 6 (Muro di fronte)
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Script Cuneo
Via Santa Croce, 6 (Muro di fronte)

SCRIPT

Abbiamo chiesto a diverse persone (in presenza e online) di scivere una parola o una frase a partire da questo dettagli di lettera ritrovato sul muro. Questo il risultato!! E voi? Cosa sarebbe per voi così urgente e importante da scrivere su un muro?

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Via Santa Croce, 7 (Muro di fronte)
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Klimt Cuneo
Via Santa Croce, 7 (Muro di fronte)

Klimt

Questa macchia si trova all’ingresso dell’Ospedale Civile Santa Croce istituito dall’omonima Confraternita. Il primo edificio risale al 1300 ma l’ospedale fu inaugurato a fine ‘500. Ma le successive decorazione in ferro battuto della tettoia della porta ci riportano artisticamente allo Stile Liberty di fine Ottocento. In particolare la croce in ferro che sovrasta tale decorazione, è stata da molti vista – erroneamente – come simbolo dell’Ospedale. Si tratta in realtà di un chiaro riferimento alla Città di Vienna, il cui simbolo è proprio una croce. Agli albori della sua carriera infatti, il pittore Gustav Klimt padre del Secessionismo Viennese soggiornò a Cuneo per prendere ispirazione dall’Arte Italiana. In questa macchia adiacente l’ingresso si vedono i resti di un suo affresco giovanile, primo bozzetto del famosissimo quadro intitolato Giuditta I del 1901. Un piccolo cartiglio sulla porta riporta proprio la firma inconfondibile del grande artista Viennese

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Via Santa Croce, 7
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Commedia dell'arte Cuneo
Via Santa Croce, 7

COMMEDIA DELL'ARTE

Come si sa La Commedia dell’Arte è una forma di spettacolo nata in Italia nel XVI Secolo. Ogni regione aveva le sue maschere e i suoi personaggi. Il personaggio piemontese per eccellenza è Gianduia, e in particolare a Cuneo nasce Gironi – padre di Gianduia. Ma fonti dicono che la famosa maschera di Pulcinella prenda ispirazione proprio da Cuneo, da un contadino di origine napoletana emigrato al nord.

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Via Santa Croce | Chiesa Santa Croce
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Mickey Mouse
Via Santa Croce | Chiesa Santa Croce

Mickey Mouse

Ufficialmente si sa che Mikey Mouse, che all’inizio si chiamava Mortimer Mouse, fu creato nel 1928 come personaggio di ripiego da Walter Elias Disney. In America erano i famosi anni Ruggenti “Roaring Twenties”. In realtà Disney aveva già iniziato a lavorare a questo personaggio proprio nel 1925, come attestato da questo primo schizzo. L’idea venne proprio in un primissimo viaggio in Italia e in particolare a Cuneo.

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Via Santa Croce | Chiesa di Santa Croce
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Walter Disney Cuneo
Via Santa Croce | Chiesa di Santa Croce

Walter Disney

Il rapporto tra Disney e l’Italia è sempre stato molto vicino. Il livello conoscenza del marchio Disney è sempre stato più elevato da noi che altrove. È l’anomalia italiana, e non è un caso che Disney abbia concesso all’Italia di produrlo, facendo diventare Topolino un nostro giornaletto. L’unico fumetto americano che non fu proibito durante il fascismo. Nel 1961, in occasione delle celebrazioni per il centenario dell’Unità, Disney fece visita alla Fiat, «la fabbrica che aveva creato un’automobile chiamata Topolino, e lui veniva considerato come una rockstar».

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Piazza Santa Croce
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Mappa Cuneo
Piazza Santa Croce

MAPPA CUNEO

Mappa “quasi realistica” del centro di Cuneo.

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Via Fratelli M. e A. Vaschetto | Chiesa Santa Croce
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Urlo Munch Cuneo
Via Fratelli M. e A. Vaschetto | Chiesa Santa Croce

URLO

Uno dei capolavori mondiali dell’Arte: l’urlo del pittore norvegese Edvard Munch. Munch fece varie versioni e studi di questo dipinto prima di arrivare alla versione definitiva del 1893. Qui a Cuneo si trova uno dei primissimi esperimenti, che Munch realizzò in occasione di un Gran Tour in Italia. Molti storici dell’arte non concordano con questa versione, ma un cartiglio autografato ritrovato in un incavo del muro accanto a questo dipinto ne attesta l’assoluta veridicità.

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Via Fratelli M. e A. Vaschetto | Chiesa Santa Croce
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Hello Kitty Cuneo
Via Fratelli M. e A. Vaschetto | Chiesa Santa Croce

HELLO KITTY

Nata nel 1974 per mano della designer Yuko Shimizu, è caratterizzata da un fiocco rosso sopra l’orecchio sinistro e dall’assenza della bocca. Il suo nome completo è Kitty White (nome ispirato al gatto Kitty del libro fantasy Attraverso lo specchio), è inglese e vive a Londra, è del segno dello Scorpione, ama le torte di mele, ha una sorella gemella, frequenta la terza elementare, quindi ha circa 8 anni.

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Via Busca, 3
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Totoro Cuneo
Via Busca, 3

TOTORO

Totoro, uno dei personaggi emblematici e più famosi di Hayao Miyazaki, disegnatore e regista giapponese. Totoro è il custode della foresta, è un essere calmo e bonario, ama dormire, e può rendersi invisibile a tutti, mostrandosi solo a chi effettivamente desidera. Il film usci in Giappone nel 1988, ed è stato distribuito in Italia solo nel 2009. Nel 1973, Miyazaki e Takahata iniziarono la collaborazione con Zuiyō Pictures, poi Nippon Animation, lavorando ad alcune serie animate relative al programma televisivo di Fuji TV World Masterpiece Theater], che proponeva serie animate di durata annuale basate su romanzi occidentali di letteratura per ragazzi. Furono affidati a lui disegni e layout nelle tre serie di Heidi dirette da Takahata e nel 1975 “da Dagli Appennini alle Ande”, una delle storie narrate nel libro Cuore di De Amicis. Proprio De Amicis, scrittore torinese, visse a Cuneo nel 1862. Durante gli anni ’70 del 900 Miyazaki si recò prima in Svizzera e poi in Piemonte per studiare i paesaggi alpini e visitò anche Cuneo.

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Via Busca, 3
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Clown Fellini Cuneo
Via Busca, 3

CLOWN FELLINI

I clowns è un falso documentario del 1970 diretto da Federico Fellini. Il film inizia con un ricordo semi-autobiografico di Fellini bambino. Svegliato nel cuore della notte dai rumori, il bambino si affaccia alla finestra e vede l’enorme tendone che stanno alzando nel piazzale. La mattina dopo gli spiegano: «È il circo, e se non stai buono ti faccio portare via da questi zingari». Affascinato, il fanciullo va a esplorare il mondo sotto il tendone e la sera si reca per la prima volta a vedere lo spettacolo ma ne rimane spaventato, soprattutto nel momento in cui compaiono in scena i pagliacci. Da questa specie di “trauma”, il regista decide di intraprendere un’inchiesta in tutta Europa per comprendere e analizzare la figura professionale e storica del pagliaccio. Per questo documentario Fellini non prese alcuna ispirazione da Cuneo…ma al contrario, Fabrizio Gavosto prese ispirazione da Felliniper la sua carriera di Artista di Strada e successivamente Direttore del Festival Miabilia.

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Via Busca, 11/13
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Mappa Italia Cuneo
Via Busca, 11/13

MAPPA ITALIA

«Ho così tanta nostalgia dell’Italia che quando ne scrivo viene fuori quel non so che di speciale che si riesce a mettere solo nelle lettere d’amore». Così scriveva Ernest Hemingway nel 1919 all’amico James Gamble, parole piene di affetto che l’autore di “Addio alle armi” e vincitore del Nobel per “Il vecchio e il mare” provava per il nostro Paese. Hemingway arrivò in Italia per la prima volta nel 1917, poco più che adolescente, come volontario della Croce Rossa ma nel 1918 Hemingway venne colpito a entrambe le gambe dalle schegge di un mortaio austriaco; Trasferito all’ospedale americano di Milano, subì numerose operazioni e qui si innamorò dell’infermiera Agnes von Kurowsky; l’amore e l’esperienza della guerra ispirarono la trama di “Addio alle Armi”, uno dei suoi romanzi più famosi. Tornò nuovamente in Italia nel 1921 attraversando a piedi il passo del Gran San Bernardo: voleva recarsi sui luoghi della guerra, dove era stato ferito, ma la ricostruzione post bellica lo deluse, scrisse: «Una città ricostruita era molto più triste di una devastata. Era decisamente come entrare in un teatro vuoto dopo che il pubblico e gli attori erano andati via». Nel 1923 cominciò a frequentare la mondana Cortina, soggiornando all’Hotel Bellevue, come molte altre celebrità dell’epoca. Qualche anno dopo, prima di sposare la seconda moglie, Pauline Pfeiffer, fece un viaggio con l’amico Guy Hickok da Rapallo a San Marino e poi a Firenze, Rimini, Imola, Bologna, Parma, Piacenza e Genova. Dopo un lungo periodo di assenza tornò in Italia nel 1948 con la quarta moglie, Mary Welsh. Insieme scelsero di vivere a Venezia, una città che ispirò profondamente la sua vena creativa. D’inverno la coppia andava a Cortina per sciare e per le battute di caccia. A Venezia lo scrittore divenne habitué dell’Harry’s Bar: aveva un tavolo sempre riservato dove poteva scrivere e bere Martini dry o calici di Valpolicella che Giuseppe Cipriani, il titolare, gli aveva fatto conoscere e apprezzare. Ma la passione dello scrittore erano i cocktail, al punto che ne venne creato uno solo per lui, il “Montgomery”. Soggiornava al sontuoso Gritti Palace Hotel dove spesso incontrava celebrità come Peggy Guggenheim, Elizabeth Taylor e Richard Burton. La suite presidenziale, dove era solito alloggiare, oggi porta il suo nome. In quegli anni amava frequentare anche la Locanda Cipriani dell’isola di Torcello: fu proprio qui che nel 1950 finì la stesura del romanzo “Di là dal fiume e tra gli alberi”, ispirato alla magia lagunare di Venezia e all’amore travolgente per la diciottenne Adriana Ivancich, nobildonna veneta. Per brevi periodi nel 1952 visse nella località di Acciaroli, sulla costa del Cilento; viaggiò in Sicilia e nel 1953 andò ad Alassio, dove era solito frequentare il Caffè Roma. Era il 1954 quando arrivò a Lignano Sabbiadoro, la località delimitata dalle acque dell’Adriatico, della laguna di Marano e della foce del Tagliamento. Qui Hemingway adorava andare a caccia di anatre selvatiche lungo il Tagliamento ed era affascinato dai canneti, dai casoni, dalle pinete selvagge e dagli isolotti. Chiamava questo luogo la “Florida italiana” che poi ritrasse in molti suoi romanzi. Nel 1959 Hemingway fece un ultimo viaggio in Italia con l’antropologo John Friedman. Si recò su consiglio della Pivano e di Carlo Levi in Lucania e in Puglia. Con l’amico visitarono Aliano, borgo incastonato nelle Dolomiti Lucane, Potenza e Matera e viaggiarono lungo il fiume Basento tra colline e paesaggi incontaminati. «Vorrei essere seppellito lassù, lungo il Brenta, dove sorgono le grandi ville con i prati, i giardini, i platani, i cipressi». Lo scrisse in un manoscritto ma in realtà, morto suicida nell’Idaho, da 60 anni Hemingway riposa nel cimitero di Ketchum. Il profondo legame con l’Italia, tuttavia, resta immortalato nelle pagine delle sue opere.

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Via Busca, 15
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Hemingway Cuneo
Via Busca, 15

Hemingway

‘C’è Hemingway da Arione’. Era l’8 maggio 1954 quando al bancone della caffetteria Arione, lo scrittore Ernest Hemingway ordinò un bicchiere di whisky e una confezione di Cuneesi al rhum. L’autore di ‘Il Vecchio e il Mare’, consigliato dall’editore e amico Arnoldo Mondadori, si fermò nel locale di piazza Galimberti per assaggiare la prelibatezza inventata da Andrea Arione.

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Via Santa Croce, 20 (Muro di fronte)
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Hitchcock Cuneo
Via Santa Croce, 20 (Muro di fronte)

Hitchcock

Forse non tutti lo sanno, ma il legame l’Italia e il famoso regista inglese Alfred Hitchcock – considerato una delle personalità più importanti della storia del cinema – è molto forte. In realtà, tutto comincia proprio da Genova: il primo “ciak” di Hitchcock per il suo primo lungometraggio compiuto risale al 9 giugno 1925 proprio nel capoluogo ligure. Il regista – allora un ragazzo di 26 anni con alle spalle solo un paio di cortometraggi o lavori incompiuti – riprese la partenza di una nave dalla vecchia stazione marittima per il suo “The Pleasure Garden”, ma non tutto nel suo viaggio in Italia andò come previsto. Anzi. Alla frontiera (Hitchcock arrivava da Monaco) gli venne sequestrata la pellicola, mentre a Genova gli rubarono tutti i soldi. Sempre per questo film visitò il Lago di Como e da Genova si recò anche a Cuneo, dove vedendo il numero di piccioni che invadevano il centro storico prese una prima ispirazione per uno dei suoi maggiori capolavori: Gli uccelli (The Birds) del 1963

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Via A. Rossi, 18
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Inferno Fuoco Cuneo
Via A. Rossi, 18

INFERNO - FUOCO

Poi l’addentar con più di cento raffi, disser: “Converto convien che qui balli, si che, se puoi, nascostamente accaffi”. Non altrimenti i cuoci a’ lor vassalli fanno attuffare in mezzo la caldaia la carne con l’uncin, perchè non galli.
Dante Aligheri, Canto 21 dell’Inferno.

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Via A. Rossi, 19
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Inferno 2 - Gallo circo contemporaneo - Cuneo
Via A. Rossi, 19

INFERNO - GALLO CIRCO CONTEMPORANEO

Se Dante avesse conosciuto il Circo Contemporaneo dove l’avrebbe collocato? Inferno, Purgatorio o Paradiso? Per noi molti spettacoli di Circo Contemporaneo sarebbero andati (nel bene e nel male) all’inferno !!!!!! AHAHAHAHAHAHAHAH

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Via A. Rossi (Chiesa della SS Annunziata)
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Inferno 3 - Prostituzione - Cuneo
Via A. Rossi (Chiesa della SS Annunziata)

INFERNO - PROSTITUZIONE

“O dolce frate, che vuo’ tu ch’io dica? Tempo futuro m’è già nel cospetto cui non sarà quest’ora molto antica, nel qual sarà in pergamo interdetto a le sfacciate donne fiorentine l’andar mostrando con le poppe il petto.”
Dante Alighieri – Divina Commedia (XIV secolo) Purgatorio – Canto ventitreesimo

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Via A. Rossi, 22
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Il trionfo della morte - Cuneo
Via A. Rossi, 22

IL TRIONFO DELLA MORTE

Il trionfo della morte è un tema iconografico a carattere macabro diffuso nel tardo medioevo a partire dal Trecento, soprattutto in area franco-tedesca e nell’area alpina. Se ne contano quasi 300 esempi comprendendo anche le danze macabre. Questa iconografia macabra in alcuni casi anticipa la peste nera del 1348, che decimò la popolazione europea riempiendo le città di cadaveri, in altri ne è una conseguenza diretta. Se nelle opere prima della fatidica peste il trionfo della morte è più che altro connesso con il tema del Giudizio universale, talvolta correlato da una rappresentazione del Paradiso e dell’Inferno legata alla descrizione dantesca, nelle opere più tarde inizia a comparire la morte stessa che decima “gratuitamente” la popolazione, in una visione desolata non necessariamente connessa con il tema della salvezza, ma piuttosto si tratta di rielaborazioni fantasiose di quella che fu una tremenda esperienza collettiva. Quest’opera sulla macchia si rifà all’affresco del Trionfo della Morte di Palermo, datato 1446

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Via A. Rossi, 12
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Paradiso - Angelo, Raffaello - Cuneo
Via A. Rossi, 12

PARADISO - ANGELO, RAFFAELLO

Raffaello Sanzio è stato un pittore e architetto italiano, fra i più celebri del Rinascimento. Considerato uno dei più grandi artisti di ogni tempo e fra i massimi interpreti del concetto estetico del Bello. SIcuramente le sue opere sono più affini al Paradiso che all’Inferno. Gli angioletti di Raffaello sono solo una piccola parte di un’opera più articolata “Madonna Sistina”, nota anche come Madonna di San Sisto conservata ed esposta presso la Gemäldegalerie Alte Meister di Dresda.. Non si tratta nemmeno dei protagonisti della stessa, eppure sono diventati, nel tempo, un’icona pop.

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Via A. Rossi, 10
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Paradiso - Dante - Cuneo
Via A. Rossi, 10

PARADISO - DANTE

“Ma qui tacer non posso; e per le note di questa commedia, lettor, ti giuro, s’elle non sien di lunga grazia vòte”.
Dante Alighieri – Divina Commedia (XIV secolo) Inferno, Canto 16

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Via A. Rossi, 15
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Paradiso - Sonno beato - Cuneo
Via A. Rossi, 15

PARADISO - SONNO BEATO

Il Sonno e il sogno sono dei temi molto ricorrenti nella Commedia Dantesca. Qui un sonno beato sotto una pioggia di Stelle.

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Via A. Rossi, 13
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Paradiso - Dio - Cuneo
Via A. Rossi, 13

PARADISO - DIO

“Colui lo cui saver tutto trascende, fece li cieli e diè lor chi conduce sì ch’ogne parte ad ogne parte splende, distribuendo ugualmente la luce.”
Dante Alighieri – Divina Commedia (XIV secolo) Inferno, Canto 7

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Via A. Rossi, 6 - (Palazzo Gondolo della Riva)
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Venere - Cuneo
Via A. Rossi, 6 - (Palazzo Gondolo della Riva)

Venere

La Nascita di Venere del Botticelli, datata al 1485 probabilmente commissionata dalla famiglia Medici. Qui a Cuneo c’è la famiglia Gondolo della Riva, antica famiglia cuneese originaria di Peveragno. Sul portone in legno sono scolpite una gondola e una stella, stemma della famiglia, e il motto “Hac Duce Perge Viam” (Con questa stella per guida, mettiti in cammino), ma anche una conchiglia simbolo in parte di fecondità ma anche di protezione. Botticelli prese ispirazione proprio da qui per questo elemento così fondamentale nel suo capolavoro.

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DIAMO I NUMERI SUL PERCORSO!

Di seguito alcuni dati che caratterizzano il percorso fatto a Cuneo.

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Disegni Principali
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Varianti dei partecipanti
0Km
Di percorso