CASTELBUONO

CASTELBUONO

IL MUSEO FUORI DAL MUSEO

Da Marzo a Giugno 2024 Details è stato in Residenza in Sicilia a Castelbuono (PA) ospite del Museo Naturalistico Minà Palumbo.

Castelbuono è immersa nel verde; gioiello Medioevale incastonato tra le montagne del Parco delle Madonie che guardano il mare Tirreno. Castelbuono è una località rinomata per la qualità della vita, del cibo, per l’aria fresca e pulita, per gli asini che raccolgono la differenziata, e per una vasta offerta culturale.

Castelbuono da un pò di anni a questa parte è casa – sede della nostra Associazione Il Cinghiale e la Balena APS (Sito web) . Non è stato facile quindi per me e Pīnar staccarci dal “conosciuto” per provare a rivedere con occhi nuovi questo luogo.

La collaborazione con il Museo Naturalistico – (Sito Web) – e con la straordinaria opera del Medico e Naturalista Francesco Minà Palumbo ci ha dato un’incredibile possibilità. Ci siamo completamente immersi nello studio di questo genio, di questo vulcano di idee che nell’800 ha esplorato in lungo e in largo il territorio Madonita catalogando, illustrando, e raccontando la fauna e flora locale, l’archeologia, la zoologia così come le tradizioni e le tecniche agricole.

Sentieri Fantastici e Botanici

Ci siamo deliziati e ispirati studiando le sue illustrazioni, ed il suo erbario; abbiamo perso molti gradi ottici provando a leggere i suoi innumerevoli scambi epistolari con studiosi di tutta Europa!

Ci siamo innamorati studiando, oltre le sue pubblicazioni, anche l’infinità dei suoi articoli (Sito Web) che vanno da “gli amori degli insetti” ai “proverbi ippici” alla “vista degli uccelli” ai “vini del 1882” ecc… insomma un genio assoluto, fuori dal comune e totalmente all’avanguardia con il suo tempo.

Castelbuono è stata la PRIMA volta che abbiamo realizzato un percorso FISSO di Details, e ne siamo felicissimi. Abbiamo quindi lavorato per creare un Museo fuori dal Museo, un percorso che partendo dal centro del paese accompagni il visitatore verso l’ingresso del Museo. Nei disegni ci siamo ispirati molto all’opera ed alle illustrazioni di Francesco Minà Palumbo, alle collezioni scientifiche ospitate nel Museo ed alla nostra personale visione di Castelbuono. Abbiamo però voluto mischiare l’aspetto scientifico con un tocco a volte infantile, sempre giocoso, e fantastico… che per noi è strettamente legato alla bellezza ed ai misteri della natura… e del bosco!!

Epica Pop del Genio Naturale

Abbiamo cercato di rendere una versione più POP di Francesco Minà Palumbo che, non c’è ne vogliano i puristi, rimane per noi un’autentica ROCK STAR!!!!

Abbiamo voluto stuzzicare il visitatore dandogli attraverso dei “muri scrostati” un assaggio di quello che è visibile all’interno del Museo, spaziando da dati scientifici ad aneddoti e fantasticherie. Cercando di creare un percorso adatto ad un pubblico di tutte le età.

Ringraziamo quindi tutto lo STAFF del Museo Naturalistico, ed i numerosi amici ed artisti locali e non che ci hanno aiutato in questo percorso; artisti ai quali abbiamo “affidato” alcune macchie e che hanno arricchito con i loro disegni questo lavoro: Stefania Cordone, Pino Pollara, Ambra Mediati dell’Associazione “Chi Semina Raccoglie”, dalla Turchia Ebru Bekaroglu… e da Milano, anche se di origini Castelbuonesi, l’incredibile 81enne Enzo Di Garbo che già diversi anni fa aveva fatto un lavoro grafico, legato alla pareidolia proprio con i sassi della spiaggia di Santa Maria.

PERCORSO IN AUTONOMIA

Consulta le 13 semplici regole da seguire durante l’esplorazione urbana.

Care esploratrici, cari esploratori benvenute e benvenuti al percorso Details #Castelbuono “Il Museo fuori dal Museo” promosso dal Museo Naturalistico Francesco Minà Palumbo. Posizionando il cursore sopra ogni punto potrete consultare le regole per percorrere in modo corretto l’itinerario.

Buona esplorazione!

Se l’esperienza ti è piaciuta seguici sui canali social legati a @details . 

Non smettere di esplorare e alla fine di tutto il nostro andare ritorneremo al punto di partenza e conosceremo quel luogo per la prima volta.
Quattro Quartetti – T. S. Eliot.

PARTENZA

Inizia il percorso dal n° 1 e prosegui fino alla fine.

RISPETTO

Rispetta la comunità che stai esplorando, che si tratti di proprietà pubblica o privata.

INTERPRETA

Prima di inquadrare il Qr Code prova a dare una tua personale interpretazione della macchia.

Se sei con amicihe o familiari, fai questo esercizio in gruppo.

PUNTO DI VISTA

Guarda la macchia da vicino e da lontano.

Cambia il punto di vista!

SCANSIONA IL QR

Scansiona il Qr code con il telefono o il tablet connesso ad internet e guarda il disegno. Fai scorrere con il dito il cursore sull'immagine per visualizzare il disegno.

T

GODITI I DETTAGLI

Dopo aver guardato il disegno nel suo insieme potrai pizzicare l'immagine per ingrandirla. Prenditi il tempo di godere di tutti i dettagli. Guarda senza giudicare.

CONFRONTA

Confronta nuovamente il disegno con la macchia spostando il cursore in alto e in basso. Questa operazione può essere fatta anche con l'immagine ingrandita.

PROSEGUI

Quando ti senti appagato procedi verso la macchia successiva. Se non disponi di una mappa cartacea aiutati aprendo il link della mappa presente nel relativo percorso sul sito internet.

STORIE

Fai attenzione alle micro e macro storie che si nascondono intorno a te.

GUARDA IN ALTO

Ogni tanto guarda in alto, se ci sono delle belle nuvole soffermati a guardarle!

L'OSTACOLO

Durante il percorso incontrerai “un ostacolo”…un errore. Sarai capace di affrontarlo e di risolverlo?

REINVENTA

Durante il percorso incontrerai tanti altri muri scrostati, se hai tempo e voglia divertiti a reinventarli.

FOCUS

Durante il percorso cerca di stare focalizzato su questa attività e prova a non parlare di …calcio, macchine, videogame, shopping, cibo (…).

IL PERCORSO

DI SEGUITO LE IMMAGINI VISUALIZZABILI LUNGO IL percorso Details a CASTELBUONO: IL MUSEO FUORI DAL MUSEO

Cliccando sull’immagine l’opera verrà aperta a schermo intero è sarà possibile visualizzare l’imperfezione del muro prima e dopo l’intervento artistico.

Clicca sull'immagine per visualizzare a schermo intero il prima e dopo.

Corso Umberto I , Chiesa Dell’Itria.
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Madonie - Castelbuono
Corso Umberto I , Chiesa Dell’Itria.

Madonie

Con queste macchie abbiamo voluto aprire il percorso Details. Sono visibili Francecso Minà Palumbo, una mappa di Castelbuono della metà dell’800 – epoca di Minà Palumbo. Sono inoltre presenti alcuni animali del territorio Madonita: una volpe, un istrice crestato, una coturnice di sicilia, ed un gipeto barbato. Quest’ultimo estinto nelle Madonie, ma presente al tempo di Minà Palumbo, e da lui avvistato. “Le Madonie (…) monti alti e ameni in ogni parte, vaste praterie verdeggianti e fiorite, un estesa valle nel centro coronata da monti abbondanti e chiare acque scaturiscono in molti luoghi, e serpeggiando in tortuosi giri scendono nelle ime valli: nella regione nemorosa vegeta l’ombroso faggio, il sempreverde elce, l’agrifoglio, l’odoroso lauro, l’alta e robusta quercia, che colla loro ombra e frescura, sono veramente opportuni alle estive voluttà (…)” F. Minà Palumbo, Introduzione alla storia naturale delle Madonie (1844)

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Corso Umberto I n° 79, Chiesa Dell’Itria.
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Explorer - Castelbuono
Corso Umberto I n° 79, Chiesa Dell’Itria.

Explorer

“si sorprenderanno i viaggiatori nel vedere quelle spaziose grotte ed i profondi pozzi, quelle annose quercie e gli ombrosi faggi”
F. Minà Palumbo – Introduzione alla storia naturale delle Madonie.

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Corso Umberto I n° 69
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Monticelli
Corso Umberto I n° 69

Monticelli

Veduta dei Monticelli con a lato un grande topo – ispirato a illustrazione Francesco Minà Palumbo

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Corso Umberto I n° 49 - Accanto vetrina Mondadori
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Felce dei muri - Castelbuono
Corso Umberto I n° 49 - Accanto vetrina Mondadori

Felce dei muri

Macchia affidata a Pino Pollara. In questo disegno la felce dei muri…visibile su molti muri di edifici Castelbuonesi.

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Corso Umberto I n° 43
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Palaeoloxodon Falconeri - Castelbuono
Corso Umberto I n° 43

Palaeoloxodon Falconeri

Il piccolissimo Elephas falconeri, che raggiungeva appena l’altezza di m. 1.05 al garrese. L’Elefante Nano della Sicilia (Elephas falconeri) visse durante l’epoca denominata Pleistocene, compresta tra 2,58 milioni di anni fa e 11.700 anni fa. Si estinse durante l’ultima glaciazione. Questo piccolo pachiderma, probabilmente, è il risultato dell’evoluzione di una specie di elefante molto più grande che migrò nelle zone del sud in un tempo in cui le acque del Mar Mediterraneo erano molto basse. Quando successivamente il livello del mare si alzò nuovamente, l’Elephas Falconeri rimase separato dalla terraferma, sull’isola della Sicilia. Ed è questo il fattore decisivo che ha influito sulla sua taglia: attraverso un processo denominato “nanismo insulare”, le specie animali che si trovavano in ambienti isolati diventavano di taglia più piccola di generazione in generazione. Il risultato di tale processo fu un Elefante con un’altezza di soli 90 cm. Ritrovamenti in età classica di resti paleontologici di elefanti nani hanno dato origine al mito dei Ciclopi. Infatti, i teschi degli elefantini sono di dimensioni poco più che umani, sono schiacciati ed evidenziano un incavo centrale, prodotto dall’attaccamento della proboscide, che nelle rappresentazioni fantastiche divenne il bulbo oculare dei giganti con un solo occhio al centro della fronte.

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Vicolo Convegno - Angolo via Turrisi
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Adolescenza ribelle - Castelbuono
Vicolo Convegno - Angolo via Turrisi

Adolescenza ribelle

Fungo Macrolepiota procera (Mazza di Tamburo) giovane prima dell’apertura dell cappello. C’è lo siamo immaginati giovane e ribelle, con un cappuccio in testa e con lo sfondo di un bosco psichedelico.

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Via Turrisi, 19
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Come fiori nel cemento - Castelbuono
Via Turrisi, 19

Come fiori nel cemento

Macchia affidata a Ambra Mediati – Associazione “Chi semina Raccoglie”.

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Via Turrisi 20
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Omaggio a Maria Sibylla Merian - Castelbuono
Via Turrisi 20

Omaggio a Maria Sibylla Merian

Maria Sibylla Merian: la naturalista che studiava e dipingeva le farfalle. Considerata una delle fondatrici dell’entomologia moderna, Maria Sibylla Merian fu un’artista e naturalista del XVII secolo che seppe unire la passione per il disegno all’interesse per gli animali, in particolar modo per gli insetti. Nessuno prima di Merian aveva studiato i lepidotteri, comprendendone pienamente il ciclo vitale. Tale osservazione scientifica fu una vera e propria conquista rivoluzionaria nel Seicento e fu documentata con straordinaria precisione attraverso le illustrazioni della scienziata artista, che riuscì a riprodurre addirittura ogni singolo pelo dei bruchi e a utilizzare i colori esatti delle ali delle farfalle. La curiosità di Sibylla non aveva limiti, cercò di studiare le collezioni di farfalle provenienti dall’America Centrale e Meridionale, ma il suo desiderio era poter osservare questi animali vivi nel loro contesto naturale, vederli volare e scoprire le piante di cui si nutrivano. Così all’età di 52 anni partì con la figlia Dorothea per il Suriname, grazie ai fondi raccolti vendendo le sue opere. Non fu un soggiorno facile per le condizioni climatiche e le precarie condizioni di salute, ma in due anni riuscì a organizzare numerose esplorazioni nella foresta tropicale e raccogliere una tale quantità di informazioni da scrivere il libro Metamorfosi degli insetti del Suriname (pubblicato nel 1705), con 60 tavole di illustrazioni incise su rame. Tra le illustrazioni non si trovano solo farfalle, ma anche la più grande tarantola del pianeta, rane, lucertole, rettili, iguane, uccelli e un alligatore alle prese con un serpente velenoso. In Europa ebbe un enorme successo e Maria Sibylla vide finalmente riconosciuto il proprio lavoro.

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Corso Umberto I n° 29
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Cinghiale - Castelbuono
Corso Umberto I n° 29

Cinghiale

Un giovane cinghiale, gioia e dolore, tipico del territorio Madonita.

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Cortile della Zecca, 3
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Gallina - Castelbuono
Cortile della Zecca, 3

Gallina

Un giovane cinghiale, gioia e dolore, tipico del territorio Madonita.

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Via Giordano, 17
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Dreaming Piano Imperiale - Castelbuono
Via Giordano, 17

Dreaming Piano Imperiale

Paesaggio immaginifico di Piano Imperiale. “Il calore de’ primi raggi del sole riscalda il mio sangue, e rispande nell’aria un balsamo riparatore, un incanto delizioso, che penetrò sino al fondo dell’anima mia, e che mi fece sentire con eccesso la felicità di esistere, egli è impossibile di provare una sensazione più ravvivante, essa partecipa della voluttà e dell’ebrezza: la salute e la felicità circolavano ovunque nelle mie vene” F. Minà Palumbo Introduzione alla storia naturale delle Madonie.

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Via Giordano, 17
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Royal Chiurlottello - Castelbuono
Via Giordano, 17

Royal Chiurlottello

Un tempo il Chiurlottello svernava regolarmente nel Mediterraneo e la sua presenza era frequente anche in Italia (Sicilia inclusa). Il Marocco era un’area privilegiata per lo svernamento, ma gli ultimi stormi di oltre 100 individui furono osservati nel gennaio 1964 nella Laguna di Puerto Cansado, Khnifiss (500-800 ind.) e nel dicembre 1974 nell’Oued Chebeika (123 ind.). Dal 1995 nell’ultimo sito di regolare svernamento conosciuto in Marocco, Merja Zerga, il Chiurlottello non viene più osservato.
Le ultime osservazioni di questa specie nel mondo risalgono al 1999, quando fu avvistato in Grecia e in Oman. L’esemplare custodito nel Museo Naturalistico Francesco Minà Palumbo di Castelbuono, molto probabilmente, fu catturato negli anni ’60-’70 nei dintorni di Cefalù e preparato dal tassidermista Miccichè, presso cui si riforniva spesso il Venchierutti.

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Via Torquato Tasso 3 Via Della Madonna n 3
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Porcini con Picchio - Castelbuono
Via Torquato Tasso 3 Via Della Madonna n 3

Porcini con Picchio

Si è mai visto un picchio mangiare dei funghi??

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Via Torquato Tasso, 20
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Flying Freely - Castelbuono
Via Torquato Tasso, 20

Flying Freely

Oca in Volo.

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Largo Imera / Angolo Via Torquato Tasso
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Trova l'intruso - Castelbuono
Largo Imera / Angolo Via Torquato Tasso

Trova l'intruso

Narvalo. Non è colpa nostra se Mina Palumbo non ha mai studiato gli oceani…ma in questa macchia c’è proprio un narvalo!!!! Come sia poi arrivato fino al Mediterraneo è un mistero…

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Via Tasso / Angolo Vicolo Badia / Largo Imera
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Fantasia di Minà Palumbo - Castelbuono
Via Tasso / Angolo Vicolo Badia / Largo Imera

Fantasia di Minà Palumbo

Misto di elementi cari sia a Francesco Minà Palumbo che a Pīnar, autrice del Disegno.

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Vicolo Badia / Angolo Via Tasso
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Farfalle - Castelbuono
Vicolo Badia / Angolo Via Tasso

Farfalle

Le farfalle tra tutti gli insetti sono le più svelte di forme, adorne di vaghi e vivaci colori; le farfalle sono molto sensibili all’amore e nella stagione dei fiori ci mostrano svariati esempi. Nel bel principio della primavera, appena i primi fiorellini brillano di porpora, di bianco e di giallo sui verdi prati, ed il sole di Marzo splende ne cielo azzurro e sereno vivificando con i suoi tiepidi raggi la natura (…) non è raro veder uscire da una ruvida cremaccia di marcito tronco il Pavon del giorno, il quale a principio stentatamente si trascina finchè posato su di un secco sterpo allarga le sue ali per meglio esporle al sole, e poi vispo e gaio gira in tondo per cercare una compagna. (…) La femmina esce dal suo ritiro, il maschio subito la segue, la precede, le gira attorno per vagheggiarla; con lo aumentar della temperatura questo semplice linguaggio d’amore diviene più espressivo, si avvicinano, si urtano nel volo, il maschio vuole opporsi al volo della figgente femmina, e questa pudica evita le carezze e le amorose dimostranze del suo compagno, il quale più esigente, più ardente cresce in amore, e e sollecita maggiormente con il volargli attorno all’indifferente femmina, la quale alla fine cede più per convenienza che per desio, e più per obbedire all’imponente legge di natura. La Farfalla Cleopatra si desta all’amore pure alle basse temperature; il maschio con le sue ali ranciate segue il rapido volo della sdegnosa femmina, e quanto più fugge altrettanto maschi si uniscono all’erotico corteggio, e sforzansi l’un gli altri di esser il più vicino possibile alla loro bella, la quale sempre noncurante stanca gli ardenti amorini, che la vagheggiano. (…) i maschi alfine annoiati di tale noncuranza l’abbandonano e rimane il più ardente, che sarà il prescelto e allora la femmina con un leggero tremolia delle ali ne mostra il consenso. Il perseverante maschio appena compiuta la sua missione l’abbandona e la fugge, ma essa allora in adempimento ad una legge di natura non disdegna le carezze di un benvenuto. Testo da Amori degl’insetti – «La Favilla», a. II (1857-58)

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Vicolo Badia, 1
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Ritratto di Francesco Minà Palumbo - Castelbuono
Vicolo Badia, 1

Ritratto di F. Minà Palumbo

Il primo disegno di questo progetto che abbiamo realizzato. Quando abbiamo iniziato a lavorare a Details #Castelbuono abbiamo subito incontrato questa macchia…che ci ha fatto subito pesare a Francesco Minà Palumbo.

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Largo della Parrocchia, 2
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Missione Segreta - Castelbuono
Largo della Parrocchia, 2

Missione Segreta

Gnomi con Fungo Cardoncello. Disegno affidato a Angela Sottile & Marianna.

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Vicolo Discesa degli Angeli, 19
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Funghi - Castelbuono
Vicolo Discesa degli Angeli, 19

Funghi

Anche qui Funghi tipici del territorio. Macchia affidata a Stefania Cordone.

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Vicolo Discesa degli Angeli, 19
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Grifone - Castelbuono
Vicolo Discesa degli Angeli, 19

Grifone

“Il Grifone è sedentario delle Madonie, preseglie i monti e le rupi inaccessibili per sua dimora; la mattina al levar del sole va a posarsi sui balzi de’ Monticelli (…) nelle alte cime del balzo di Gonato, e della Canna, dove dimora quasi immobile circa due ore per riscaldarsi con i tiepidi raggi del sole nascente, e per fare la sua toletta (…) indi a branchetti di sei ad otto si slanciano nell’aere facendo delle lunghe corse per andare in cerca di cadaveri loro cibo ordinrio. La regione che si può riguardare come soggiorno abituale del grifone è a duemila piedi, di là si lancia nell’Oceano aereo, e si eleva ad una grande altezza (…) si vede il grifone fare de’ grandi cerchi e sembrare un piccolo uccello, tale è l’elevazione straordinaria a cui giunge; qual’è dunque la pressione atmosferica che può sopportare, mentre lo vediamo scendere nelle più profonde vallate sino ai bordi del mare, e poi salire quasi il doppio sull’altezza delle Madonie? (…) Il grifone può restar digiuno per diversi giorni, ma quando trova una carognadivora tanta carne da non poter spiccare il volo, allora corre saltando finchè trova una prominenza che gli facilita il primo slancio. F. Minà Palumbo Iconografia della storia Naturale delle Madonie

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Vicolo Discesa degli Angeli, 21
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Upupa - (Bubbola) - Castelbuono
Vicolo Discesa degli Angeli, 21

Upupa

Bubbola in siciliano. “La Bubbola viene a fine Aprile, abita nè monti, e nelle colline alberate e cespugliose come a San Focà, Cava, Ortaggio; nidifica nelle buche degli alberi, parte in autunno. Il signor Guerrieri ne conserva un bel disegno colorato sul vivo”.
F. Minà Palumbo Iconografia della storia Naturale delle Madonie, 1853

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Vicolo Discesa degli Angeli, 6
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Spirit of Nature - Castelbuono
Vicolo Discesa degli Angeli, 6

Spirit of Nature

Donna con albero e uccelli.

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Cortile San Sebastiano
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Giardino - Castelbuono
Cortile San Sebastiano

Giardino

Delle originarie collezioni messe insieme da Minà Palumbo, la maggiore giunta a noi è quella entomologica. La collezione comprende circa 3500 esemplari ripartiti in 78 cassette. La collezione entomologica di Francesco Minà Palumbo era certamente una raccolta più vasta, in gran parte irreparabilmente rovinata mentre il naturalista era ancora in vita. Come si evince dal necrologio che Luigi Failla Tedaldi redasse alla morte del suo maestro, la parte perduta rappresentava l’entomofauna nebrodense al completo e perciò era di inestimabile interesse. Tuttavia, il materiale rimasto non perde la suggestività delle grandi raccolte (circa 15.000 esemplari) e, per altro, è possibile trovarvi ancora esemplari di non trascurabile interesse scientifico come tipi nomenclaturali, individui appartenenti a entità rare, ecc.

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Via Torquato Tasso, 59
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Donnola - Castelbuono
Via Torquato Tasso, 59

Donnola

Donnola e piante selvatiche.

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Via Torquato Tasso, 73
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Fauno - Castelbuono
Via Torquato Tasso, 73

Fauno

Satiro con fungo pioppino. Satiro o fauno, divinità minore fortemente legata alla fertilità ed alla forza vitale della natura. Qui nell’atto di cogliere un fungo pioppino (FUNGO AGROCYBE PHOLIOTA AEGERITA).

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Piazza San Francesco - Chiesa San Francesco, lato dx
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Oriolus Oriolus - Rigolo - Castelbuono
Piazza San Francesco - Chiesa San Francesco, lato dx

Oriolus Oriolus

“Il Rigogolo è uno dei più belli uccelli delle Madonie, la gaiezza ela grazia dei suoi movimenti, le sue astuzie e la diffidenza, la vivacità dei colori, i vari modulati versetti e l’imitare spesso il fischio dell’uomo lo rendono un uccello particolare. Viene ad Aprile, nidifica fra noi e con molta maestria lega il suo nido alla biforcatura dei rami, da cui ha preso il nome volgare di Nacaloru: si trova in tutte le regioni alberate, manca nelle Petraie e nella regione nemorosa. Ama a preferenza nutrirsi di ciliegie e di gelsi; difficilmente vive in gabbia”. F. Minà Palumbo Iconografia della storia Naturale delle Madonie, 1853.

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Piazza San Francesco - Chiesa San Francesco
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La pace sbranata - Castelbuono
Piazza San Francesco - Chiesa San Francesco

La pace sbranata

Macchia affidata e ralizzata da Enzo di Garbo.

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Piazza San Francesco, Portone ingresso Museo Naturalistico
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Grifone 2 - Castelbuono
Piazza San Francesco, Portone ingresso Museo Naturalistico

Grifone 2

Il Grifone è sedentario delle Madonie, presegliei monti e le rupi inaccessibili per sua dimora.

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DIAMO I NUMERI SUL PERCORSO!

Di seguito alcuni dati che caratterizzano il percorso fatto ad Castelbuono.

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Disegni Principali
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Varianti dei partecipanti
0Km
Di percorso